
P e r c h é c a n t a r e i n c o r o
Il coro è risultato un efficace strumento per rafforzare i legami sociali e promuovere il coinvolgimento di gruppi socialmente svantaggiati. I partecipanti a queste iniziative riportano nel tempo un aumento di benessere personale, di senso di appartenenza e sostegno sociale, di efficacia ed autostima.
Recenti studi hanno messo in luce che la partecipazione ad attività congiunte altamente sincronizzate, come quelle musicali induce una maggior secrezione di endorfine rispetto alle stesse attività svolte individualmente, producendo un maggiore senso di euforia personale e l’aumento di cooperazione e coesione interpersonale. Cantare insieme implica la sincronizzazione del respiro tra i partecipanti.
Il modo in cui respiriamo influenza il sistema cardiocircolatorio e la produzione di ormoni legati allo stress. Respirare insieme induce verosimilmente un allineamento della “fisiologia” dei partecipanti, come se i loro corpi viaggiassero tutti “sulla stessa frequenza”. Questo vissuto è collegato ad un corrispettivo senso di sintonia psicologica ed emotiva.
La partecipazione ad attività corali tende anche ad indurre un senso di benessere per cui la propria soddisfazione individuale è percepita come dipendente e influenzante la propria realtà sociale. Nel partecipare ad attività corali non solo la persona trae un beneficio personale, facilitato dalle caratteristiche dell’attività in sé, ma la propria azione è parte integrante di un’azione collettiva. Di fatto, si partecipa insieme alla creazione di qualcosa di unico, di bello, che fa stare bene sia individualmente sia in gruppo.
La consapevolezza di parte di una rete di individui reciprocamente interdipendenti, riduce i livelli di stress e aumenta la sensazione di poter far fronte efficacemente alle difficoltà.